sabato 20 agosto 2011

Lacrime di rabbia

lacrime di rabbia, scendono lungo il viso..

il viso rimane come impietrito, impassibile..
come se non stesse accadendo nulla,
le lacrime proseguono la loro devastante corsa..
le lasci scorrere, non le asciughi nemmeno..
perché sai che c' è ne saranno delle altre che non si fermeranno,
nonostante tu sia stanca di farti del male,
lasciandole cadere fino a che si asciughino da sole diventando parte..
di questo viso di pietra..


Il rancore continuo, la rabbia e l’ostilità verso il prossimo possono rendere più esposti alle malattie fisiche.
La scoperta si deve a uno studio condotto da alcuni ricercatori della Concordia University di Montreal, in Canada. “Il rancore può provocare sentimenti globali di rabbia e ostilità che, se abbastanza forti, possono incidere sulla salute fisica di una persona”, ha spiegato Carsten Wrosch, professore presso il Dipartimento di Psicologia e membro del Centre for Research in Human Development.Il rancore nutrito per lungo tempo può influenzare il metabolismo, la risposta immunitaria e la funzione di diversi organi.


7 modi per evitare di arrabbiarsi

1) Non giustificatevi dicendo che “è colpa del mio caratteraccio”, come se fosse qualcosa che non si può governare. Succede a tutti di provare il sentimento dell’ira e quasi sempre è possibile dominarsi.
2) Provate a riflettere sui fattori che di solito vi portano a “scattare”. Sono davvero così giustificati? Provate piuttosto a gestire le provocazioni, a comunicare meglio le vostre ragioni e trovare metodi alternativi per difendere i vostri diritti. Se invece riconoscete che il più delle volte vi arrabbiate per motivi banali, diventa necessario imparare a non farsi trascinare.
3) Calcolate il rapporto costi-benefici che può avere una litigata: di solito sono molto squilibrati a favore dei costi. E si traducono in problemi sul lavoro e in famiglia, danni d’immagine, perdita di rapporti importanti…
4) Quando sentite crescere la voglia di reagire, fermatevi e cercate di rimandare il più possibile la reazione: basta per esempio uscire dalla stanza o prendere tempo con l’interlocutore prima di replicargli.
5) Tecniche di rilassamento come il training autogeno o la meditazione sono utilissime. Lo stress è un fattore di rischio per gli attacchi di rabbia, qualsiasi pratica diretta a limitarlo non può che sortire effetti positivi.
6) Molte delle persone che perdono le staffe spesso e volentieri, soffrono di un senso di frustrazione latente e continuo. Può dipendere da traumi passati o da un’insoddisfazione presente. Rendersene conto e cercare di rimediare può rivelarsi molto utile.
7) Reprimere completamente l’ira non solo serve a poco, ma può risultare controproducente: si rischiano problemi psicosomatici. Tra il cedere alla rabbia e subire passivamente qualcosa che proprio non vi va giù, c’è una via intermedia: provate a capire se esiste una soluzione più funzionale di una scenata sterile e improduttiva.